PER IL NOSTRO APPARATO LOCOMOTORE

Il sistema osseo rispecchia come nessun altro tessuto umano la salute generale dell’individuo e anche dopo migliaia di anni, testimonia lo stile di vita dell’individuo:
…l’osso é per sempre!
In particolare dopo i cinquant’anni, quando l’apporto e l’usura delle cellule ossee comincia ad essere squilibrato l’apparato locomotore ci presenta il conto.

Se analizziamo nei nostri pazienti i seguenti fattori: movimento, postura, alimentazione, salute dell’apparato digestivo, renale ed endocrino, interazioni umane solide, fiducia in se stessi, integrazione costruttiva delle sfide della vita, flessibilitá nel proprio modo di vivere, sappiamo, anche senza TAC, in che stato si trova il sistema osteoarticolare della persona che abbiamo davanti, indipendentemente dalla sintomatologia!

Mentre le malattie associate alla demineralizzazione della struttura ossea (p.es. l’osteoporosi) sono facilmente curabili cambiando lo stile di vita, altre, specialmente se interessano l’interrelazione tra legamenti, articolazioni, muscoli, tendini ed ossa, necessitano qualche aiuto in piú per garantire la rapida mobilizzazione, essenziale per qualsiasi processo vitale.

Per ció che concerne le miscele LVS specifiche per  l’apparato osteoarticolare posso elencare:

LVS n. 08: agisce prevalentemente sulle articolazioni, si utilizza in tutti i casi di compromissione del metabolismo endoarticolare e presenza di scorie metaboliche intra- o periarticolari, omotossine, immunocomplessi etc.
LVS n. 38: agisce soppratutto sul ricambio osseo e delle cartilagini, si utilizza in modo mirato in tutte le patologie ossee ed in uno spettro piú ampio in tutti i casi di infiammazioni dell’apparato osteoarticolare (danni discali, contusioni, distorsioni, artriti, …)
LVS n. 41: migliora l’assimilazione e l’adeguata distribuzione di sali minerali nell’organismo, lo consiglio quando ci sono sindromi di malassorbimento, carenze di vitamine e sali minerali piú complesse e croniche, o con malattie renali e/o endocrine
LVS n. 42: agisce sul tessuto connettivo, si utilizza in casi di indebolimento generale di strutture legamentose e tendinose

Poniamoci le seguenti domande per fare una scelta terapeutica individuale, indipendentemente dalla diagnosi che abbiamo dinanzi:

Sono presenti disturbi del metabolismo endoarticolare, dolore proveniente da metaboliti mal degradati, disturbi metabolici o immunologici che depositano tossine e/o  immunocomplessi nelle articolazioni?

È presente un’ infiammazione osteoarticolare (traumatica, degenerativa, infeziosa, autoimmune) , spostamento di strutture osteoarticolari (traumatico o degenerativo), è in processo una reazione di regenerazione?

L’organismo ha difficoltá ad assimilare, distribuire sali minerali, in che stato sono unghie, capelli, denti?

In che stato si trovano strutture collagene, ci sono prolassi, ernie, lassitá legamentosa?

Qualsiasi scelta terapeutica è da completare con un’alimentazione ricca di sali minerali (cave: il calcio presente nei latticini provoca a lungo andare un bilancio negativo del calcio come si vede negli studi fatti sull’osteoporosi in paesi dove si consumano tanti latticini e gran parte della popolazione soffre di osteoporosi!), oligoelementi e vitamine naturalmente presenti in cibi integrali, regionali e biologici, movimento adatto al proprio fitness(almeno 3 volte/settimana per un ora) preferibilmente all’aria aperta durante le ore di luce solare ( produzione Vitamina D),  terapie fisiatriche, decodificazione e rispettivi  ragionamenti sul “perché”psiconeuroemozionale di un disturbo e le sue implicazioni psicofisiche.

Attenzione, non sempre sintomi collegati all’ apparato osteoarticolare provengono direttamente da quest’ultimo: secondo la MTC infatti, disturbi del tessuto osseo sono collegati al meridiano dei reni,  e disturbi alle articolazioni corrispondono spesso a punti deboli nel decorso del rispettivo meridiano; atri punti d’incrocio possono essere la salute tiroidea, paratiroidea, epatica, renale ed intestinale.

Esempio d’impostazaione terapeutica in paziente di 54 anni affetta da artrite reumatoide:

• Cambiamento d’alimentazione, mobilizzazione articolare, integrazione di sali basificanti, terapie fisiatriche
• LVS n. 38: 3 volte/d á 30 gtt. prima dei pasti
• LVS n. 08: 3 volte/d á 30 gtt. dopo i pasti
• LVS n. 94: 2-3 volte al mattino, a distanza di ca. 30 min. massaggiare 7 gtt. nella fossa cubitale sia del braccio dx che sx
• LVS n. 73: 3 volte/d á 20 gtt. lontano dai pasti (flessibilitá con il passato se stessi e gli altri!)

Esempio d’impostazione terapeutica in paziente di 60 anni affetto da artite gottosa:

• Cambiamento d’alimentazione, mobilizzazione articolare, integrazione di sali basificanti, impacchi di farina di semi di senape sulle articolazioni coinvolte per almeno 3 volte/settimana
• Terapia di base per almeno 3 mesi: LVS n. 08: 3 volte/d á 30-50 gtt. (durante una crisi di gotta: ogni 30-60 min. 20-30 gtt. ed LVS n. 15(per attenuare “l’esplosione emotiva”: 20-30 gtt. ogni 30-60 min.)
• Terapia depurativa per gli organi coinvolti: un mese LVS n. 05 ( 3 volte/d á 30-40 gtt.)il mese successivo LVS n. 07, dopo quest’ultimo si prosegue per un mese con un preparato costituzionale oppure LVS n. 34
• Psiche:”caro/a pz: il mondo continuerá a girare anche se non controlliamo tutto e tutti”,possiamo insegnare al/la ns. pz. a proteggere il suo essere sensibile senza costruirsi una corazza di convinzioni attorno con le quali missionare il mondo intero per proteggersi ( per favorire questo processo puó essere di aiuto LVS n. 15 e/o 73)

Esempio d’impostazione terapeutica in paziente sportivo di 32 anni con ernia discale L4-L5:

• Fase acuta: ogni ora 30 gtt. LVS n. 38, ogni 2-3 ore 7 gtt. LVS n. 94 nella fossa cubitale sia del braccio sx che del braccio dx.,120 gtt. LVS n. 31 diluite in 500 ml d’acqua naturale sorseggiate durante la giornata, impacchi di tintura madre di arnica direttamente in sede lombare, calore topico, alimentazione leggera e vegana
• Fase postacuta: LVS n. 38: 3-5 volte/d, fisioterapia, osteopatia, terapie posturali
• LVS n. 73: 2-3 volte/d á 20-30 gtt. per capire e vivere con soddisfazione e passione il proprio senso biologico e non doverlo trovare in obblighi che gli altri s’inventano.

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