OGNI BATTITO CARDIACO CREA UN MIRACOLO
Metti la mano sul petto e senti come batte il tuo cuore.
Questo cuore batte ogni minuto del giorno, ogni giorno dell’anno, ogni anno della tua vita per TE! Fermati un attimo e pensa al fatto che mentre hai letto queste due frasi un’ arteria coronaria nel cuore di un europeo si sta occludendo e porterá, attraverso l’ischemia, alla necrosi di cellule cardiache. Se avrai finito di leggere questo, all’incirca quattro europei sono diventati vittime di un insufficienza cardiaca o di un’apoplessia cerebrale: il cuore è il centro della vita, purtroppo nei nostri paesi industrializzati è spesso il centro della morte.
Malattie cardiocircolatorie sono la numero uno tra le cause di morte da quasi un secolo.
Come sappiamo da tanto tempo, le malattie cardiache si sviluppano nel corso di tutta la vita : il 77% dei soldati ventiduenni morti durante la guerra del Corea aveva gia arteriosclerosi e con questo, l’inizio di malattie cardiocircolatorie.
Se confrontiamo i numeri dei decessi a causa di malattie cardiovascolari in diversi paesi possiamo verificare, che aumentano con il consumo di proteine animali nell’alimentazione.
Per non avere il cuore degli altri in gola
Gli oneri delle prove scientifiche contro il consumo di prodotti animali riguardo alle malattie cardiocircolatorie è opprimente. La Dottoressa G. Schatalova ha perfino evidenziato che il rischio di morte dopo un infarto del miocardio dipende dallo stile alimentare: se il paziente consuma carne, il rischio è del 50%, se è vegetariano è del 15% e nel caso di un vegano solo 4%. Attraverso un’alimentazione integrale vegana si possono migliorare e guarire sia l’ipertensione cosídetta essenziale, che cardiopatie in stadi giá avanzati come riportato nei dettagliati lavori di numerosi scienziati da ormai secoli ( per citarne alcuni: T. Campbell 2004, MD Esselstyn 1995, Ancel Keys 1950, Paschutin 1900, Pawlow e Ugolew 1920, Dr. G. Schatalova, Dr. med. M.O. Brucker etc., Dr. med. R. Dahlke etc.)
Dagli studi del Dott. Campbell (China Study 2004) emerge, che giá minimi quantitativi di latticini possono danneggiare l’intero organismo e devono essere eliminati nei programmi alimentari di pazienti cardiopatici, oncologici e/o affetti da infiammazioni croniche autoimmuni o idiopatiche.
Aldilá delle chiarissime ed importantissime conoscenze acquisite dalla scienza indipendente, un regime alimentare integrale vegano favorisce anche la salute cardiaca perché non appesantisce l’anima di tutta questa crudeltá che infliggiamo agli animali: attraverso questo tipo di alimentazione contribuiamo direttamente alla preservazione del creato in un modo che puó solo far bene al nostro cuore.
Ascolta il tuo cuore
Simbolicamente il cuore è la sede dell’anima e fonte della nostra energia vitale. Come centro energetico rappresenta anche la patria di emozioni e paure, gioia e sentimenti: il cuore si ammala quando siamo incapaci di vivere l’amore che portiamo nel cuore e non ascoltiamo i nostri sentimenti: allora questa funzione si traduce sul piano fisico e il cuore si dilaterá fino all’insufficienza.
Aspettative verso se stessi e gli altri convinti che la vita sia una lotta continua, mancanza di amore verso se stessi e tutto ció che ci circonda, pensando di doversi sforzare oltre misura dimenticandosi di vivere il proprio “miracolo della vita”, porteranno all’infarto del miocardio.
Sul piano emozionale si tratta di dare spazio agli ‘affari di cuore’ e seguire le proprie intuizioni gioiose. Un’alimentazione vegana integrale con un consumo elevato di cibi crudi è e rimane la miglior psicofisicoterapia, anche per ri-imparare ad ascoltarsi.
Dulcis in fundo
La terapia a lungo termine di qualsiasi cardiopatia cronica si basa sui seguenti pilastri:
Alimentazione, movimento e respirazione (definendo chiaramente con il pz. la”dose, come un farmaco), eliminazione di fattori di rischio( fumo di sigarette, abuso di alcool, ipertensione arteriosa, inattivitá fisica, sovrappeso, DM II, ipotiroidismo), equilibrio tra attivitá e rilassamento, pensieri ed emozioni.
A livello fitoterapico possiamo ulteriormente aiutare l’organismo attraverso 2 ricette Labor Villa Stoddard specifiche per il cuore e tante composizioni che trattano i fattori di rischio:
LVS n. 29: Coffea vulgaris viridis comp.
Agisce in prima linea sul miocardio ( azione inotropa e dromotropa positiva, cronotropa e batmotropa negativa ) e sul sistema cardiovascolare .
Si utilizza in tutti i casi di compromissione miocardica: cardiomiopatie (primarie e secondarie), coronaropatie, St. p. infarto, St. p. miocardite, insufficienza cardiaca cronica, cuore senile, cardiopatie funzionali
LVS n. 39: Leonorus cardiaca comp.
Agisce in prima linea sul sistema di conduzione cardiaca e sul sistema cardiovascolare.
Si utilizza prevalentemente in casi di (tachi)aritmie miocardiche, emodinamiche oppure extracardiali (fattori psicovegetativi, disturbi del bilancio idroelettrolitico, ipossia, ipertiroidismo, etc.)
Conforme l’eziologia ed i reperti collaterali,
prodotti importanti da tenere presente per eventuali abbinamenti sono:
LVS n. 31: migliora la reologia sanguinea particolarmente a livello del microcircolo
LVS n. 95 e 43: aterosclerosi ( vedi articolo ‘L’indurimento interiore’)
LVS n. 17: ipertonia arteriosa
LVS n. 18: ipotonia arteriosa e disregolazione vegetativa
LVS n. 65: diuretico
LVS n. 94: ghiandole surrenali (tra l’altro produzione di catecolamine)
LVS n. 15 ( sistema nervoso) n. 60 ( mente rilassata e serena), n. 73 ( fiducia nei propri talenti e intuizioni): accompagnamento psicoemozionale
Tutti questi prodotti elencati si possono affiancare senza importanti interazioni con le rispettive terapie farmacologiche come desidero illustrare nel seguente caso:
Pz. , 60 anni, St p. infarto del miocardio posteriore da due mesi trattato con PTCA e stent, diagnosi collaterali: ipertonia arteriosa, sovrappeso, ipercolesterolemia
stile di vita: vegetariano da 20 anni, consuma elevate quantitá di prodotti da forno non integrali, formaggi e uova, poca frutta e semi oleosi, poca attivitá fisica aerobica, frequenti sforzi fisici senza previo riscaldamento muscolare
professione: artigiano (pensa di doversi sforzare quotidinamente in ogni ambito)
terapia farmacologica: doppia antiaggregazione, statina, betabloccante, ACE-inibitore
sintomi riportati durante la visita: fastidi pectanginosi al minimo sforzo fisico o forte emozione, disturbi dell’umore (ansie, depressivitá, rimuginio morboso) digestione lenta
Terapia:
- alimentazione vegana biologica ricca di frutta e verdura cruda, noci e semi oleosi messi a bagno, germogli e microalghe, cereali integrali consumati in chicco, centrifugati di verdura (70-80% degli alimenti consumati crudi)
- attivitá sportiva: 3 volte/sett. allenamento ad intervallo kinesiterapeutico di forza e resistenza( 20-30 min.), quotidianamente: passeggiata 30 min. in pianura
- meditazione e Pranayama ( 2 volte/giorno á 15 min. ca.)
- pisolino dopo pranzo( da una recente analisi su uomini che lavorano, emerge che la dormitina postprandiale riduce il rischio di morire di un disturbo cardiocircolatorio del 64%)
- LVS n. 95: 3 volte/d 1 cucchiaino prima pasti
- LVS n. 29: 3 volte/d á 40 gtt mezz’ora dopo i pasti
- LVS n. 60: 3-5 volte/d á 20 gtt lontano dai pasti
Follow up:
Giá dopo 4 settimane attraverso il cambiamento di alimentazione e l’attivitá fisica il pz. ha perso peso, si sono normalizzati i valori del colesterolo (con un LDL <100mg/dl abbiamo sospeso la statina) e i valori pressori. Dopo 8 settimane dall’inizio della terapia, in seguito a visita specialistica, esami cardiaci funzionali e rispettivo esame ecocardiografico è stato possibile sospendere anche il betabloccante ( durante la fase di riparazione dell’organismo il pz. si trovava in parasimpaticotonia, assieme al betabloccante la frequenza cardiaca diminuiva a livelli patologici) e dopo ulteriori 6 settimane l’ACE- inibitore: in questa fase abbiamo sospeso LVS n. 60 (solo a bisogno 20 gtt.) ed inserito LVS n. 39: 2 volte/d á 30 gtt. 15 min. dopo i pasti ( dopo ulteriori 15-20 min. il pz. continua ad assumere LVS n. 29).
A causa di gastralgie in seguito all’assunzione della cardioaspirina l’abbiamo sospesa, inserendo 80 gtt di LVS n. 31 in 300 ml. d’acqua naturale sorseggiate durante la giornata e dopo un anno dall’infarto, il pz. ha anche sospeso l’antiaggregante come previsto dai protocolli cardiologici.
Un’anno dopo l’infarto il pz. assume LVS n. 29, 2 volte/d á 30 gtt. prima dei pasti, LVS n.39, 2 volte/d á 30 gtt. dopo i pasti e LVS n. 31, 40 gtt./d lontano dai pasti.
Soggettivamente il paziente ha mantenuto lo stile di vita sano e consapevole, riferisce di sentirsi assai ringiovanito, camminare con passi leggeri e sentirsi tanto piú sereno e fiducioso nel processo vitale celebrando la vita nei suoi piccoli-grandi miracoli quotidiani.
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